Nella giornata di mercoledì 27 ottobre 2021, sono stati consegnati a Colombini Group 6 defibrillatori oltre ai 2 già presenti in azienda.
Si tratta di strumenti all’avanguardia e di ultima generazione, in grado di assistere in caso di arresto cardiaco improvviso aumentando la probabilità di sopravvivenza dal 5% al 50%.
Protagonisti della consegna il team sicurezza di Colombini Group rappresentato da Domenico Giorgetti e Federico Magagni, insieme a Samuele Guiducci di RSM111.
Oggi in Italia oltre 70.000 persone sono vittime di un arresto cardiaco improvviso. L’arresto cardiaco può colpire chiunque, in qualsiasi momento e in qualunque luogo.
Da alcune statistiche sul tema emerge, infatti, che il 5% degli arresti cardiaci si verifica proprio sul posto di lavoro, il che significa che oltre 70 lavoratori alla settimana sono colpiti da arresto cardiaco mentre si trovano al lavoro. La prontezza e l’efficacia dei primi soccorsi sono cruciali: l’arresto cardiaco, infatti, può essere combattuto solo entro i primi minuti praticando la rianimazione cardiopolmonare e utilizzando il defibrillatore, un apparecchio salvavita semplice e sicuro.
I defribrillatori che Colombini Group ha installato sono semplici da utilizzare, offrono istruzioni verbali e visive di facile comprensione che accompagnano l’operatore attraverso l’intero processo. Sono sempre pronti all’uso grazie ad un sistema di controllo Wi-fi che ne controlla costantemente la funzionalità e sono connessi con la centrale operativa per coordinare il primo soccorso.
Sono dotati, inoltre, di un sensore interno in grado di rilevare l’anomalia tipica dell’arresto, funzionando esclusivamente in caso di reale arresto (e non in caso di altre anomalie).
Poter predisporre di queste misure di emergenza permette di tutelare la sicurezza dei lavoratori, obiettivo che il Gruppo si è prefissato al fine di diventare azienda “cardioprotetta” potendo assistere gli oltre 1.000 dipendenti distribuiti nei vari stabilimenti del gruppo Rovereta 1, Rovereta 2, Rovereta 3, Galazzano.
Ma non è tutto, perché questi dispositivi non saranno solo a disposizione dell’azienda, ma anche della comunità limitrofa.
Gli apparecchi si aggiungono, così, alle 16 postazioni fisse già presenti nel territorio della Repubblica andando ad aumentare la disponibilità dei defibrillatori utilizzabili anche da personale non sanitario.
Un ulteriore passo avanti che rafforza l’obiettivo di avere una “Repubblica cardioprotetta”, progetto pubblico nato nel 2016 portato avanti dalla Società Sammarinese di Cardiologia, dalla Segreteria di Stato alla Sanità, Protezione Civile e Primo Soccorso e che solo nello scorso anno ha già salvato la vita a 26 persone.